CARATTERISTICHE: Albero di piccole dimensioni, ad accrescimento molto lento, può
arrivare a 200-300 anni di età. I fiori sono unisessuati: questo significa che se
possedete una sola pianta di questa specie, per sperare di vederlo coprirsi di bacche
rosse in autunno, necessario che si tratti di un esemplare femmina e che sia presente
nei dintorni anche un esemplare maschile.
DISTRIBUZIONE: Europa centro-meridionale, Africa settentrionale e Iran.
HABITAT: sottobosco umido e ombroso delle faggete, castagneti e latigoglie.
USO MEDICINALE:
i semi hanno potenti proprietà purgative. Le radici hanno proprietà
diuretiche. Le foglie contengono l’ilicina che ha capacità febbrifughe e toniche:
tritate, messe a macerare nell’alcool e poi allungate con vino bianco, si ottiene il
vino di agrifoglio, contro le febbri intermittenti. Con le foglie si fa una tisana analoga
al Mate sudamericano, che appartiene alla stessa famiglia dell’ Agrifoglio.
USO ALIMENTARE: le BACCHE, sebbene siano state utilizzate in passato a scopo
medicinale, possono considerarsi a tutti gli effetti VELENOSE:
possono produrre gravi disturbi gastro-intestinali talvolta mortali.
La pictina contenuta nella corteccia veniva utilizzata in passato come vischio per la
cattura degli uccelli.
IMPORTANZA PER GLI ANIMALI:
L’ A. abitato dalle larve di una piccola
farfalla azzurra la
Celastrina argiolus.
LEGNO:molto duro, usato come sostituto dell’ebano per manici di
recipienti in cui si servono bevande molto calde. Si usa anche per stampini, strumenti
matematici, xilografie e manici di frusta.
CURIOSITA’: ha avuto da sempre un significato di "amuleto vegetale", forse
per le sue foglie coriacee fornite di spine pungenti che evocano una funzione difensiva,
simbolizza infatti insensibilità e difesa. Nei paesi dell’Europa continentale i
contadini usavano appendere ramoscelli di A. nelle case e stalle per allontanare i
sortilegi e incoraggiare la fecondità degli animali.
