Parco Urbano di Villa Rosazza

Sognammo un giorno Luigia Pallavicini…

 

  FRASSINO

NOME SCIENTIFICO: Fraxinus excelsior

FAMIGLIA: OLEACEE

CARATTERISTICHE: albero caducifoglio alto sino a 30-40 m, di rapido accrescimento e abbastanza longevo. Il tronco e’ slanciato con corteccia bruno-rossastra, la corona e’ ampia e rotondeggiante mentre la chioma rada e irregolare. Le foglie, composte, sono opposte e a margine seghettato, di colore verde e glabre di sopra, più chiare e pelose di sotto. I fiori violacei, sono riuniti in pannocchie prima erette e poi pendule, che si aprono prima della comparsa delle foglie. La fioritura avviene in Maggio. Nei frutti la parte più esterna si allarga in un’ espansione alare che ne facilita la disseminazione, anch’essa operata dal vento, essendo frutti alati. I semi sono raccolti sulla pianta in autunno.

SPECIE SIMILI: Orniello (Fraxinus ornus).

DISTRIBUZIONE: il frassino e’ una specie a larga distribuzione europea, frequente in tutta Italia specialmente nelle regioni settentrionali; sale nelle Alpi sino a 1700 m.

HABITAT: ha bisogno possibilmente di un terreno arieggiato, fresco, ricco di sali  e umido. Crese bene anche in terreni calcarei. Il frassino vive in buona parte dell’ Europa, sino a 1700 m di quota, formando raramente boschi puri. Spontaneo, lo si trova soprattutto sia in boschi di pianura, che di montagna, ma non nella Regione mediterranea.

LEGNO: Legno chiaro, bianco-grigiastro, molto robusto, resistente e flessibile. Si spacca bene e non si scheggia; si lascia curvare facilmente a vapore. Legname di pregio usato per manici di attrezzi di ogni genere, attrezzi sportivi, cerchi, bastoni da passeggio, mobili, scale a pioli, carri, ruote, ecc. Non durevole se bagnato. Eccellente combustibile; dà buon carbone.

CURIOSITA’: viene spesso usato nei rimboschimenti, nelle alberature stradali, in parchi e giardini, essendo un albero molto decorativo e che non hanno bisogno di cure particolari. La lancia di Achille era di frassino e, sin quando erano in legno, anche gli sci degli alpini erano ricavati dal frassino. Un tempo usato anche per la costruzione degli archi, nella medicina antica il frassino aveva un ruolo importante: Plinio lo descrive come “nemico dei serpenti”; si diceva che questi preferissero fare lunghe deviazioni piuttosto che attraversare l’ ombra di un frassino. Ancora oggi la moderna fitoterapia continua a prescrivere decotti di foglie di frassino e dei suoi frutti contro gli acidi urici e i reumatismi.